Messina

Sinagra, il Borgo Incastonato tra i Nebrodi

Sinagra è un antico centro della provincia di Messina, immerso nel verde dei Nebrodi e ricco di storia.

Raggiungendo il piccolo borgo di Sinagra la prima cosa che colpisce è il contrasto tra la quiete dei boschi e lo scroscio delle acque del Torrente Naso.

Tanti colori in perfetta armonia accolgono il visitatore: il verde nei noccioleti, l’azzurro cristallino delle acque, le case storiche alternate a quelle più moderne, i fiori.

L’antico centro nebroideo, incastonato tra i monti che lo circondano, oggi si tinge del colore dei gerani, delle petunie, dei ciclamini.

Sinagra infatti appartiene al Circuito Nazionale dei Comuni Fioriti e si è aggiudicato anche il Marchio di Qualità dell’Ambiente di vita.

Festa di San Leone 2022 – video Bella Sicilia

Cenni storici

Quello che oggi viene chiamato “La perla dei Nebrodi” è un comune dalla lunga storia, da cui passarono duchi, baroni, borghesi, lasciando ognuno qualche traccia nelle viuzze lastricate e negli antichi palazzi. 

Le prime notizie storicamente certe risalgono al periodo normanno.

Nel 1082 Sinagra figurava nella lista di nomi di città e castelli che il Conte Ruggero d’Altavilla donava ai monaci basiliani di Troina.

Nel 1151 Papa Eugenio III l’assegnava alla diocesi di Messina, per passare nel 1249 al vescovo di Patti e poi ancora alla potente famiglia Lancia.

Fu per volere dei Lancia che si insediarono a Sinagra i monaci Carmelitani.

Nel corso dei secoli il paese subì i danni di un’alluvione e di un pesante terremoto.

Ma fu dopo le due guerre mondiali che si cercò finalmente di dargli nuova vita e nuovo slancio con attività di modernizzazione e opere pubbliche.

Oggi accanto alle antiche attività pastorali e agricole crescono con forza le attività legate al turismo e all’enogastronomia, facendo leva su prodotti eccellenti come l’olio, il suino nero dei Nebrodi, la nocciola e i suoi derivati.

Una delle piazze “verdi” del comune di Sinagra

Cosa vedere a Sinagra

Di un certo fascino godono i ruderi di un antico castello. Di esso resiste, a distanza di secoli, una Torre con l’orologio, alcune mura perimetrali e parte di un cortile.

Questo complesso storico si arricchisce con la Chiesa di Sant’Antonio. Il tutto offre la location perfetta per passeggiate romantiche o eventi culturali e musicali.

Sotto il castello, ai piedi della collinetta, si trova la Grotta del beato Diego, una piccola grotta naturale dove il Beato, nativo di Sinagra, aveva ricavato a mano un letto e un inginocchiatoio per pregare e praticare il digiuno e le penitenze.

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Risale all’ottocento la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo che custodisce un prezioso trittico del Gagini, raffigurante la Madonna della Catena, San Giovanni Evangelista e San Michele Arcangelo.

E’ invece una delle Chiese più antiche quella del Crocifisso, che presenta una torre campanaria medievale e custodisce all’interno una statua di Santa Caterina della scuola del Gagini e un crocifisso ligneo splendidamente decorato.

Merita di essere citato l’imponente Palazzo Salleo, appartenuto alla omonima nobiliare siciliana, oggi sede di convegni ed eventi culturali, artistici e musicali.

Castello di Sinagra
Il Castello di Sinagra e i suoi ruderi – Foto pagina FB Bella Sicilia

Dove si trova Sinagra

Il Comune di Sinagra si trova incastonato tra i monti Nebrodi, dista da Messina 92 chilometri circa, mentre da Palermo dista 160 chilometri circa.

Percorrendo l’autostrada A20 Messina – Palermo bisogna uscire allo svincolo di Brolo e seguire le indicazioni dei cartelli stradali, sulla strada stradale 113.

Attraverso la strada statale 116 è facilmente raggiungibile da Catania percorrendo l’entroterra siciliano, in circa 100 chilometri.

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