Un tuffo nel passato: dentro il Museo di Arte Sacra di Gioiosa Marea
In provincia di Messina, nella meravigliosa cittadina di Gioiosa Marea, è possibile visitare il Museo di Arte Sacra che custodisce numerosi reperti che ti faranno fare un tuffo nel passato.
Le opere sono di fatto la testimonianza culturale di importanti periodi storico-religiosi del comune di Gioiosa Marea e dell’antica Gioiosa Guardia.
All’interno del museo si possono ammirare opere artistiche molto significative del periodo che intercorre dal XVII al XX secolo, tra i quali:
- paramenti, tra cui piviali, tunicelle e casule ricamati con fili d’oro e di seta;
- reperti in argento, quali calici, navicelle spaziali, incensieri, ostensori, pissidi, urne cinerarie, reliquiari, crocifissi , corone;
- antichi manoscritti.
Sommario
Come nasce il Museo d’Arte Sacra
Il Museo di Arte Sacra di Gioiosa Marea è stato progettato con l’obiettivo di preservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico e artistico del luogo.
Nasce dalla collaborazione tra la parrocchia San Nicolò di Bari, il comune di Gioiosa Marea e la sezione dei Beni Culturali della Diocesi di Patti.
Quali sono i reperti più conosciuti al Museo di Arte Sacra
All’interno del museo d’Arte Sacra, è possibile vedere delle opere artistiche molto significative che risalgono al periodo dal XVI al XIX secolo.
Tele del maestro-pittore Olivio Sozzi
Sono presenti tra le numerose opere delle tele da sacrestia molto importanti, come l’opera di Olivio Sozzi, pittore siciliano tra i maggiori della prima metà del XVIII secolo che, per Gioiosa Marea realizzò circa una dozzina di opere.
Alcune sue opere sono presenti anche nella chiesa di Santa Maria.
Le opere di Olivio Sozzi che sono presenti e conservate in questo museo d’Arte Sacra, si dice che appartengano alle sue espressioni più popolaresche.
I manufatti in argento
All’interno del museo di Arte Sacra di Gioiosa Marea è nota la presenza di manufatti in argenti molto importanti, che provengono dalle botteghe più famose della Sicilia.
Le botteghe più importanti per la costruzioni delle opere in argento dell’epoca, erano quella trapanese e quella palermitana.
Gli oggetti di queste famose botteghe siciliane, si trovano a Gioiosa Marea da sempre, e provengono, come il resto delle opere d’arte, dal monte di Gioiosa Guardia.
Alla fine del settecento hanno seguito il corso della parrocchia. Sono stati traferiti dal monte al mare e, tutt’oggi, rappresentano una testimonianza molto importante tra quella che era la sinergia di Gioiosa Guardia tra la nobiltà e il clero.
Gli antichi libri liturgici, e non solo
All’interno del museo sono esposti numerosi libri liturgici e manoscritti di grande interesse, quali per esempio le Giuliane, il libro dei conti della chiesa che testimoniava le uscite e le entrate che la parrocchia faceva, soprattutto nei giorni di festa.
Sono custoditi anche quelli che sono Messali e Bibbie che risalgono al periodo antecedente il Concilio Vaticano II.
I paramenti e la loro provenienza
I Paramenti presenti al museo sono di molto valore soprattutto da un punto di vista religioso e culturale. La loro provenienza ha davvero una storia a sè.
Questi Paramenti, sono stati realizzati a Gioiosa Marea dalle monache di clausura del convento di San Giovanni, la cosiddetta badia, e dalle monache di Sant’Anna.
Quindi, non sono stati importati, ma realizzati proprio in loco perché, il comune di Gioiosa Marea e più precisamente le sue campagne, avevano la particolarità della coltivazione del baco da seta.
I paramenti esposti, sono suddivisi in base al periodo liturgico: il colore verde nel tempo ordinario, il rosso nelle feste dei martiri e, il bianco nelle feste di solennità.
Cenni su Gioiosa Guardia
Gioiosa Guardia era una città situata sul monte Meliuso che si affacciava sul Mar Tirreno con una vista unica.
Dall’antica Gioiosa Guardia, si può godere di un panorama mozzafiato sulle Isole Eolie, Etna e Madonie fino alla Rocca di Cefalù.
Gioiosa Guardia fu fondata da Vinciguerra d’Aragona, che era steto eletto sotto il regno di Federico III d’Aragona.
Dopo l’ennesimo terremoto, avvenuto nel 1783, gli abitanti di Gioiosa Guardia decisero di lasciare il sito e di trasferirsi ai piedi del monte, in una zona denominata “ciappe di tono“, allora proprietà della famiglia Giardina di Patti.
Giunti nel nuovo territorio, vi fondarono la nuova città che prese il nome di Gioiosa Marea. Uno dei fondatori fu Don Diego Forzano.
Come visitare il Museo d’Arte Sacra di Gioiosa Marea
Il museo d’Arte Sacra si trova a Gioiosa Marea in via Ruggero Settimo 10.
Per informazioni puoi contattare le utenze telefoniche 0941/ 301015 e 339/3175900