Il Castello Incantato di Filippo Bentivegna

Nella parte occidentale della Sicilia vicino al comune di Sciacca ed ai piedi del monte Kronio, si trova il “Castello Incantato” di Filippo Bentivegna.

Vero e proprio museo a cielo aperto, è uno spettacolo incantevole.

Costruito dal grande Filippo Bentivegna, tra i massimi esponenti dell’art brut o outside art, appartiene ai siti più suggestivi e storicamente significativi della storia.

Si trova vicino al casello autostradale di Sciacca, immerso tra ulivi e mandorli. Qui dalle rocce si ergono numerose teste scolpite e cesellate, frutto del lavoro incessante di Filippo Bentivegna.

Cos’è il Castello Incantato di Filippo Bentivegna

Per gli amanti del turismo e della creatività, ad un paio di chilometri da Sciacca, lungo la S.S.115 direzione Agrigento, si può entrare nelle atmosfere surreali del Castello Incantato, il regno di Filippu di li testi.

Anche se viene chiamato Castello, questo luogo in realtà non lo è.

Si tratta di una sorta di giardino incantato a cui sembrano fare la guardia migliaia di teste scolpite nell’arenaria.

Le teste sono sistemate lungo dei percorsi obbligati e poste sopra scenografici muretti, proprio come una moltitudine di persone adagiate su spalti di un teatro in attesa di apprezzare uno spettacolo, lo spettacolo della vita.

Questo magico scenario creato dall’inventiva dell’uomo, così stupendamente inserito nella natura circostante, è opera di Filippo Bentivegna, detto Filippu di li testi o Filippo il Pazzo.

Chi era Filippo Bentivegna: la sua storia

Filippo Bentivegna nasce a Sciacca nel 1888 da una famiglia numerosa di pescatori e contadini, ed emigrò negli Stati Uniti tra gli anni 1912 e il 1913.

Si racconta che, durante un litigio con un rivale in amore, fu violentemente colpito con un bastone alla testa. Tale colpo, gli causò un forte trauma alla testa.

Ciò gli ha portato un forte squilibrio mentale e nel 1919 fu costretto a rientrare in Sicilia.

Storia e curiosità del Castello Incantato di Filippo Bentivegna

Tornato in patria, con i proventi del lavoro nel territorio americano Filippo Bentivegna acquistò tre ettari di terreno poco fuori dalla città di Sciacca, alle pendici del monte Kronio.

Nel proprio podere, Filippo trascorse il resto della sua vita.

Qui comincia a scavare le colline circostanti estraendo i massi che i quali scolpiva per farne teste di pietra, creando il suo “castello incantato“.

E’ riuscito a scolpire centinaia di teste di pietra che sono state disposte a semicerchio o accatastate in concrezioni piramidali.

Le sue sculture sono tutte diverse e raffigurano alcuni personaggi famosi e non, ed egli, metteva anche un nome a questi personaggi.

Nell’immaginario di Filippo Bentivegna rappresentavano i sudditi del suo regno che egli aveva creato.

Credeva di essere il “Signore” del Regno, ed amava infatti, farsi chiamare dalla gente “Sua Eccellenza”.

Egli dipinge le facce di pietra con intonaco rosa e, all’interno delle capanne annesse alla fattoria, disegna fantastiche torri e grattacieli che ricordano il suo soggiorno americano.

Sui muri si trovano raffigurati anche un grande pesce che racchiude nel suo ventre, un pesce più piccolo.

Certamente in queste raffigurazioni viene rappresentata e la traversata verso gli Stati Uniti. Spazio onirico con tutte le traumatizzanti esperienze vissute dallo scultore in terra straniera.

Ancora, Filippo Bentivegna incide delle figure su tronchi di ulivi e realizza anche dei totem utilizzando legno e bastoncini multistrato.

Oltre al “Castello Incantato” a Sciacca, sussistono 14 sue sculture, che si trovano nella Collection de l’Art Brut di Losanna in Svizzera.

Come visitare e come raggiungere il Castello Incantato

Per visitare il Castello Incantato, devi recarti a Sciacca, nella in via Fondo Bentivegna nr. 16.

E’ aperto tutti i giorni:

• da novembre a marzo: mattino dalle 9:00 alle 13:00, pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00;
• da aprile a ottobre: mattino dalle 9:00 alle 13:00, pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00;
• mesi di luglio e agosto: dalle 9:00 alle 20:00.

Per eventuali aggiornalenti degli orari di apertura, consigliamo di controllare nel sito ufficiale.

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