Catania

Il Castello di Aci Castello: segreti e misteri

Ad Aci Castello su una roccia basaltica a picco sul mare, sorge una meravigliosa roccaforte: il Castello di Aci Castello, è una delle attrazioni turistiche del paese tra segreti e misteri, una vera e propria fortezza sul mar ionio.

Il Castello e il golfo
Il Castello e il golfo

Aci Castello è un piccolo borgo costiero che dista circa 10 chilometri da Catania e 12 chilometri da Acireale.

Chi ha edificato il Castello? Rimane tutt’oggi ancora sconosiuto chi l’abbia edificato. E’ un mistero che nessuno storico è stato in grado di risalire, pertanto, rimane una fortificazione di incerte origini.

È certo che il Castello delle Aci, nel medioevo, era il punto più importante del territorio della Riviera dei Ciclopi. Era posto a controllo della città con specifiche funzioni difensive del golfo per il transito delle navi e della città di Catania.

Giardino botanico terrazza Castello Aci Castello
Il Giardino botanico terrazza Castello Aci Castello

Le antiche origini

Dall’aspetto cupo e minaccioso il Castello di Aci fu edificato nel XIII secolo sul sito di una fortificazione araba precedente, ed è uno dei più famosi castelli d’Italia.

Il promontorio sorge su un’altura vulcanica nera che si è formata dall’innalzamento del magma dalle profondità del mare. E’ considerata una rarità vulcanologica in quanto è emersa da una fenditura sottomarina.

Originariamente la rocca era separata dalla terraferma da uno specchio d’acqua, che fu riempito, dall’eruzione del vulcano Etna nel 1169, che seguì la forte scossa sismica del 4 febbraio in Sicilia.

La forte sequenza sismica ha provocato il crollo della parte orientale dell’Etna, determinando uno zampillo di potenti colate laviche che si sono dirette erso sud-est per raggiungere il mare di Aci Castello.

Diverse famiglie hanno posseduto la Roccaforte nel corso dei secoli.

Le leggende

Diverse sono le leggende che si raccontano sulla rocca del Castello di Aci Castello.

Tra la prima storia che accenniamo è qyella di un cacciatore che venne imprigionato nel castello dal governatore del maniero perchè per errore uccise una gazza di sua proprietà.

Il governatore, molto crudele, fece imprigionare il cacciatore all’interno delle mura del castello per ben 13 lunghi anni.

Quando giunse alla rocca il Granduca di Massa, il cacciatore intonò un canto dalle grate della cella, tale da far rimanere affascinato il Duca per la sua splendida voce. Questi, dopo aver ascoltato la sua triste storia lo fece scarcerare.

La seconda storia invece racconta della presenza nelle stanze del Castello di Aci di fantasmi di antichi guerrieri. A rendere queste dichiarazioni furono, un ex custode ormai deceduto che li avrebbe intravisti, e la testimonianza di due impiegate comunali che rimasero nella rocca fino a tardi e dopo aver udito atroci lamenti e uno stridore di catene fuggirono letteralmente terrorizzate.

La terza leggenda è raccontata da Giovanni Verga nella sua novella “Le storie del castello di Trezza“. Egli descrive la storia di Don Garzia e di donna Violante, tra mori tradimenti e fantasmi; si dice che nelle notti di tempesta si sentono gemiti e si vedono fantasmi che si pensa essere donna Violante.

“A Trezza si dice che nelle notti di temporale si odano di nuovo dei gemiti, e si vedano dei fantasmi fra le rovine del castello”

Giovanni Verga – Le storie del castello di Trezza

Il Castello di Aci oggi

La rocca opera della dominazione normanna, nel corso degli anni ha mutato di destinazione, diventando prima prigione e poi museo civico.

Purtroppo il Castello di Aci ha perso il ponte levatoio in legno che occupava gran parte della scala d’ingresso ed è oggi accessibile tramite una scala in muratura.

All’interno restano in piedi solo alcune strutture, come il cortile con un piccolo orto botanico, i resti dell’impianto dove era inserito il ponte levatoio, una cappella d’epoca bizantina che dal 25 maggio 2012 è stata dedicata al maestro Jean Calogero “Sala Jean Calogero”, e un ampio terrazzo da dove si può ammirare la vista mozzafiato del golfo.

Veduta di Aci Castello
Veduta di Aci Castello

Il Museo Civico all’interno del Castello di Aci

All’interno del Castello è stato ubicato il Museo Civico del borgo che è stato suddiviso in tre sezioni che riguardano: la mineralogia, la paleontologia e la archeologia.

L’area mineralogica

Nella sezione mineralogica sono presenti diversi minerali siciliani quali gesso, ossidiana, analcime, zolfo, ematite e rocce vulcaniche. Di quest’ultime, è possbile vedere la differenza tra la roccia di tipo vulcanica aa (lavica su cui non è possibile camminare scalzi a causa della superficie frastagliata) e la roccia di tipo pahoehoe (ove è possivile camminare scalzi).

L’area Panteologica

Nella sezione paleontologica è possibile osservare l’evoluzione dell’uomo attraverso le riproduzioni di crani appartenenti al processo di ominazione. Questo inizia con Australopithecus e termina con Homo Sapiens Sapiens.

Ci sono anche esposte di ossa di animali vissuti prima dell’uomo, come l’elefante nano, l’ippopotamo pentlandmayer e diverse conchiglie fossili, a testimonianza di epoche passate in cui le terre erano sottomarine. Una delle conchiglie più suggestive è l’Isocardiacor, che ricorda quella di un “cuore”.

L’area Archeologica

Nella sezione archeologica è possibile vedere strumenti di uso quotidiano appartenenti alla preistoria, come asce di pietra, macine, coltelli di selce e strumenti in genere, nonchè di notevole interesse scentifico come il focolare preistorico che conserva ceneri, utensili in pietra e resti di pasti che vi venivano cucinati.

Numerosi i cocci di ceramica esposti risalenti sia al periodo neolitico sia di altri periodi storici (età del bronzo, età greco-romana ed età medievale).

leggi anche: Gli aeroporti siciliani: tutto quello che devi sapere

La Piazza Castello

Nella piazza Castello di Aci Castello, si trova il monumento del busto di Giacinta Pezzana, una celebre attrice di origini piemontesi. Giacinta, dopo aver girato e visitato il il mondo, nel 1887 decise di trasferirisi ad Aci Castello perchè ne rimase incantata e suggestionata dai luoghi, rimanendoci, fino alla morte avvenuta nel 1919.

Piazza Castello
Veduta sulla Piazza Castello

Cosa fare ad Aci Castello

Durante la tua visita e permanenza ad nella città vi è la possibilità di fare numerose attività e tour. DI seguito troverai un elenco di quelle che è possibile scegliere:

Orari per la visita e prezzo di ingresso

Il Castello di Aci ad Aci Castello può essere visitato secondo i seguenti orari:

  • 1° settembre – fine ora legale (ultima domenica di ottobre): dal Lunedì alla Domenica dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00
  • Inizio ora solare (ultima domenica di ottobre) – fine ora solare (ultima domenica di marzo): dal Lunedì alla Domenica dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 17:00
  • Inizio ora solare (ultima domenica di ottobre) – fine ora solare (ultima domenica di marzo): dal Lunedì alla Domenica dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00
  • 16 giugno – 31 agosto: dal Lunedì alla Domenica dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 16:00 alle 20:30

Per maggiori informazioni ed eventuali conferme sugli orari, è possibile contattare il museo al numero telefonico 320-4339691, o via mail l’Ufficio Turismo a turismo@comune.acicastello.ct.it.

Il costo del biglietto d’ingresso per il Castello di Aci è di 3,50 euro, ma sono previste riduzioni per bambini, anziani e studenti.

Come arrivare ad Aci Castello

Se arrivi in automobile da Catania devi percorrere verso nord la SS. 114, mentre da Messina percorrendo l’autostrada A18 devi uscire ad Acireale e dirigerti verso sud lungo la SS. 114.

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